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lunedì 8 febbraio 2016

#beddumanciari - Aguglia Persa presenta il menù MandorlARA

E' il primo anno che vivo la Sagra del Mandorlo in Fiore da vicino, anzi vicinissimo.
Quest'anno vivo questo momento da addetta ai lavori. Spesso mi definisco un'ottimista cronica, di quelle inguaribili. Quelle che non vogliono proprio mai uscire dalla febbre di rivalsa del nostro territorio. 

 Ma dicevo, quest'anno sono ai addetta ai lavori, perchè la Sagra imbandirà ventuno delle migliori tavole di Agrigento. Infatti, 21 ristoranti hanno aderito all'evento Mandorlara, che

si terrà dal 4 febbraio al 13 marzo 2016, nelle migliori cucine di Agrigento. Aguglia Persa è una di queste.

Quando per la prima volta ho incontrato l'organizzatore di Mandorlara- giunta alla 9a edizione - Totò Collura, in compagnia dello chef Alessandro Ravanà, ho subito percepito un sentimento di propositivo ottimismo, condiviso, e - penso - vitale per gli imprenditori della zona.

Questa sera vi presento il menù studiato dai fratelli Enzo e Alessandro Ravanà, titolari e chef dei ristoranti Salmoriglio di Porto Empedocle e Aguglia Persa di Agrigento.
La cucina siciliana, più precisamente quella agrigentina, è stata da sempre il punto focale degli studi e dell'interesse dei due fratelli, che hanno costruito i menù delle due strutture di loro proprietà, sempre nel rispetto della cultura culinaria locale e del chilometro zero. Il Menù Mandorlara 2016, che si potrà gustare ad un prezzo speciale di 25 euro, non fa eccezione. 

Da antipasto sono le polpette di pesce spada con maiorchino, morbidamente adagiato su una foglia di limone direttamente raccolta dal giardino di Aguglia Persa, e maionese alla mandorla BIO. Il giardino del ristorante è - nella concezione moderna - definibile come urban garden, una macchia verde incastonata nel centro della città. Produce infinite varietà di erbe aromatiche e agrumi, impiegati nella preparazione di piatti e cocktail. La foglia di limone è stata scelta per la particolare tendenza a rilasciare i suoi siculissimi umori sul pesce, arricchendo sapori e percezioni olfattive. Il formaggio Maiorchino nasce dal latte delle pecore, e viene prodotto solo da febbraio a giugno. Ha un gusto particolarmente piccante e molto deciso, che si fa sempre più forte quando il formaggio ha molti mesi di stagionatura.

Il primo è un maccheroncino con pomodoro siccagno BIO, mandorla e origano, con mollica di pane fritta, prodotta da pane di grano Russello, su un profumato letto di cipolla Giarratana. Il pomodoro siccagno è molto apprezzato per la possibilità di essere coltivato senza irragazioni e in terreni aridi, dove le precipitazioni scarseggiano, nonastante ciò è in grado di produrre frutti con caratteristiche qualitative e nutrizionali del pomodoro tipico siciliano. Con il siccagno, in passato, si produceva un ottimo concentrato (l’astrattu), la passata e i pomodori secchi (chiappe). Alla raccolta e alla trasformazione si riuniva tutta la famiglia anche i bambini. La cipolla di Giarratana è un presidio Slow Food e di lei potete leggere cliccando qui: Cipolla di Giarratana Presidio Slow Food
Lo zafferano di Joppolo è il principe degli odori del secondo piatto, cornice di un pesce spatola in crosta di mandorle e crema di finocchi.
Per concludere, un tortino Margherita di farina integrale alle mandorle, con datteri e crema pasticciera.
Alla fine di ogni degustazione, il cliente avrà la possibilità di indicare il piatto che più ha gradito, su una scheda di   valutazione, fornita da ogni ristoratore. Il 13 marzo, una giuria popolare composta da professionisti del settore, decreterà il ristorante vincitore del contest: quello che ha creato il piatto che meglio incarna lo spirito e l'anima della mandorla agrigentina.


La condivisione della cucina siciliana, grazie ad un network di imprenditori e popolo attivo, illuminato, incrementa e garantisce la salvaguardia della cultura e dell'identità di un territorio. Per leggere l'intero programma della Sagra potete cliccare su Sagra del Mandorlo in Fiore

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