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lunedì 27 maggio 2013

Se sei FUN, I vidè.

Bene, questo più che un post di racconto, è un post di resoconto.
Manca poco più di un mese all'apertura del Castello, che il F.U.N. vestirà a festa e di nuovo. All'abito si sta già lavorando da un pezzo, siamo una squadra di sarti indaffarati e stressati, ma sempre sorridenti.
Per chi non sapesse cos'è F.U.N. - invece che fare uno schema riassuntivo e raffazzonato - vi reindirizzo all'articolo che scrissi un mese fa circa per spiegare gli scopi, la natura e le aspettative di Favara Urban Network : http://www.agrigentotg24.it/news/15393/castello-chiaramonte-vi-racconto-il-progetto-f-u-n/

E quindi ci fu una gran festa alla Farm. Una di quelle feste per la quale si corse, si chiamarono dj, il cantante e si montarono mobili  e mobiletti. La raccolta fondi, per cui abbiamo trovato il nome di I VIDE' ("anch'io" in favarese, ndr) ha portato più di seicento persone ai Sette Cortili. La Squadra - appellativo che nella mia sfera affettiva ho dato ai volontari del Castello - ha fatto su e giù, avanti e indietro, in lungo e in largo, per tutta la serata, con rischio per chi - come me - ha tirato fuori il tacco da evento, miglior nemico delle basule do Curtigliu.
Il cantante è Mimì Sterrantino, cantautore di Taormina, che dal balconcino bianco di uno dei dammusi ha schitarrato note sorridenti per tutta la serata. Io, per il represso spirito da groupie che sempre mi accompagna latente, mi sono piazzata sotto il suddetto balconcino dal quale il mio Giulietto musicante si esibiva e sorseggiando un allegro pesca lemon - con ciliegina fresca annessa - ho dondolato da ferma, per compostezza e decoro, godendomi lo spettacolo. Ecco, questa la dedico ai lettori di questo blog, che in questi ultimi giorni si sgasò, e che adesso si rigasa: http://www.youtube.com/watch?v=KwN4EdK-ilk

Quando sono arrivata alla Farm Cultural Park, primo sponsor tecnico ed affettivo del progetto F.U.N., c'era ancora luce. Le anziane abitanti delle casette in alto stavano sedute a cerchio davanti la porta di una, a chiacchierare proprio di fronte all'orticello abbracciato dal fiore di lana rosa che sta creando Vanessa (https://www.facebook.com/pages/Vane-Made/590927410920971?fref=ts), con amore e pazienza. Da buona e noiosa studentessa di Lettere, non ho potuto fare a meno di pensare a quei versi Leopardi, da "Il sabato del villaggio": Siede con le vicine/ Su la scala a filar la vecchierella,/ Incontro là dove si perde il giorno;/ E novellando vien del suo buon tempo, / Quando ai dì della festa ella si ornava,/ Ed ancor sana e snella/ Solea danzar la sera intra di quei/ Ch'ebbe compagni dell'età più bella.

Che poi penso che sì, guarda caso è sabato, e la Farm mi sta sembrando proprio un bel villaggio. Chissà di che parlano le vecchine, nei loro abiti neri e seriosi, nei loro lutti infiniti e convinti, sentiti. Hanno idea di quel che stiamo facendo? O gli sembriamo solo tanti giovani ottimisti solo perchè ancora non hanno vissuto abbastanza da vedere le bruttezze del mondo? Non so se lo pensano, ma se avessi la certezza che lo pensassero, andrei da loro e direi che mezza idea sulle bruttezze del mondo - e di Favara - ce la siamo fatta, ed è proprio per questo che organizziamo serate di raccolta fondi per colorare le brutte pietre di questo paese, e anche qualcosa di più serio e corposo.
Ma loro secondo me non lo pensano, no. La loro espressione di tenerezza e stima sincera quando ci guardano, cancella ogni tipo di dubbio. Forse stanno proiettando su di noi e sulle nostre forze, la vita che avrebbero voluto, l'energia che adesso vorrebbero.
Comunque, la serata fu un gran successo. C'erano tutti: i credenti, i miscredenti, i simpatizzanti, gli architetti, gli ospiti, i vicini. C'era Fausta Occhipinti - l'architetto che si sta occupando del giardino chiaramontano, con la sua squadra di giovani aspiranti architetti. Li ho incontrati una settimana fa, durante uno dei loro incontri organizzativi. Quante idee, quanta forza, quanto ingegno, quanta bellezza. Sono uscita dal Castello felice. I Favaresi, tutta la provincia vicina a noi, con entusiasmo e partecipazione. E così abbiamo messo un altro sostanzioso mattoncino in questo muretto che con fatica tiriamo ogni giorno su. Favara Urban Network, ho capito, piace perchè porta speranza e voglia di mettersi in gioco, in primissima persona e sporcandosi le mani. 
Oggi, la Squadra si riunisce, mette da parte i libri, il lavoro, il fidanzato, la moglie, e si riunisce al Castello per il Castello, perchè il 29 Giugno è vicinissimo, e tutto quello che vogliamo è tirarvi un portentoso WOW!

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