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domenica 17 novembre 2013

#semilasciconlarte - Fabrizio Silvestre e IMT Festival di Video Arte

Ho conosciuto Fabrizio una domenica pomeriggio, ed è di domenica che vi racconto di lui.
Galeotto fu un mercatino vintage The second life di Farm, Andrea mi aveva già parlato di lui e, non ricordo precisamente come, abbiamo fatto amicizia. Mi ha detto chi era e cos'avrebbe portato di lì a poco a Favara, a me sono brillati gli occhi e qualche giorno dopo ci siamo rivisti davanti ad un bicchiere di vino al Caffè Italia, in compagnia del nostro amico comune Simone Bruno e alcuni funners.

Fabrizio Silvestre, empedoclino di nascita, ha scelto Favara e i Sette Cortili come sede unica italiana della quarta edizione di InMediTerraneum, Festival di Video Arte che si svolge simultaneamente in 6 città di 6 paesi dell'America Latina e del Mediterraneo, il 28/29/30 novembre 2013. E' incentrato sullo sviluppo di nuove tematiche connesse con le possibilità creative relative alla video arte. Il Festival ha come scopo il cambio di marcia nel flusso abituale dei circuiti artistici attraverso una rivalutazione di ciò che viene definito centro e ciò che viene definito periferia.

Le sei città che ospiteranno in contemporanea IMT sono Bogotà, Madrid, Montevideo, Atene, Cordoba e Favara. Un progetto dunque di internazionalizzazione delle idee, di cooperazione fra i Paesi, ed ennesima occasione di rilancio sociale e culturale per le realtà urbane in via di sviluppo. Mi sembra un'ottima occasione per Favara, e gli spazi di Farm Cultural Park mi sembrano perfetti per accogliere il tema principale del festival di quest'anno: il fuori luogo. Un invito alla riflessione sul senso d'inadeguatezza e di disagio nel sentire che la realtà circostante non ci appartiene. Qui il video di presentazione di #IMT4 al Farm Cultural Park : http://www.youtube.com/watch?v=wAgeZXUebZ8
Quando ho chiesto a Fabrizio perchè proprio Favara, lui mi ha detto che aveva voglia di investire le sue energie sul territorio in cui è nato, dargli una chance e Farm rappresenta il fuori luogo per eccellenza, rappresentando un punto di rottura totale col contesto stilistico - sopratutto architettonico - circostante.
E così, a pochi giorni dall'evento, gli ho chiesto di parlarmi di lui, del suo percorso e di quello che il Festival IMT rappresenta.

Sono Fabrizio Silvestre, co-fondatore del FESTIVAL INTERNAZIONALE SIMULTANEO DI VIDEO ARTE INMEDITERRANEUM, il festival è sorto nel 2010 da un'idea del sottoscritto e di altri due amici e colleghi; un pomeriggio durante una visita ad un'ennesima fiera d'arte contemporanea a Madrid, dove ho vissuto e lavorato per diversi anni, abbiamo tutti e tre maturato l'idea della mancanza di un evento legato all'arte contemporanea che si rivolgesse a quelle realtà che giacevano al di fuori dell'orbita dominante e che indagasse queste realtà attraverso le possibilità creative offerte dalla video arte e dai nuovi media in generale. Da questa riflessione abbiamo costruito il festival dandogli fin dall'inizio una vocazione internazionale e siamo riusciti a coinvolgere altri professionisti e a farli innamorare di questo progetto. Siamo una squadra internazionale e multidisciplinare, attenti alle possibili ibridazioni tra arte e tecnologia. Rivalutiamo gli stereotipi e proponiamo una rivisitazione dei concetti di centro e periferia. Siamo il ponte culturale vivente tra America Latina ed il Mediterraneo.
Siamo una struttura orizzontale, dove la gerarchia lascia il posto al valore dell’individuo e alla distribuzione dei compiti in base alle proprie competenze
Ovviamente non è stato semplice dar vita a questo progetto e non lo è tuttora. 
INMEDITERRANEUM, Imt d’ora in poi, attualmente coinvolge sei paesi tra mediterraneo ed America latina, specificatamente Italia Spagna Grecia argentina Colombia Uruguay. Il festival è quest'anno alla sua quarta edizione e per la prima volta sarà ospitato da Farm Cultural Park, la collaborazione mi rende particolarmente felice da una parte perché abbiamo portato IMT in territorio agrigentino dall'altra perché il Festival e la Farm condividono un obiettivo: puntare i riflettori su quella che è considerata periferia dal mondo dell'arte contemporanea, superare i circuiti mainstream e risuscitare l'interesse del pubblico.

Come ogni anno, attraverso un bando pubblico, indirizzato ad artisti e collettivi provenienti dai sei paesi coinvolti, proponiamo un tema da sviluppare ed interpretare. La tematica scelta quest'anno è il concetto di fuori luogo: Affermando che qualcosa è fuori luogo diamo per scontato che vi sia un posto idoneo, adeguato per ogni cosa, per ogni azione. Chi decide, però, la linea divisoria?
Tramite questa tematica invitiamo a riflettere su ciò che significa essere fuori luogo e avvertire un senso di disagio e inadeguatezza nel sentire che la realtà che ci circonda non ci appartiene. Essere fuori luogo ha anche una valenza positiva e carica di creatività perché circoscrive un “non luogo” libero dagli schemi e dalle gabbie precostituite che ci permette di agire in piena libertà e ci stimola a ridefinire le categorie senza subirne il peso. Questa tematica si sposa totalmente con la nostra nuova sede italiana ossia FARM CULTURAL PARK a Favara.

Favara è stata una scoperta quest’anno, pur essendo agrigentino, non ho mai frequentato Favara né  minimamente pensato che tanti eventi culturali e tanto interesse potessero sorgere grazie alla creazione di questo polo catalizzatore che è FARM CULTURAL PARK.

Ovviamente come quasi in tutta la regione uno degli ostacoli principali all’incremento del turismo è la carenza dei mezzi di trasporto adeguati! Ma più in generale manca, soprattutto da parte degli amministratori locali, la valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale e umano.

Per seguire il progetto basta visitare il sito, ricco d'informazioni e programmi dettagliati, nonchè la pagina Facebook:


http://it.inmediterraneum.com/
https://www.facebook.com/inmediterraneumitalia?fref=ts

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