E tu sei il numero:

giovedì 30 luglio 2015

#gingerpeopleandfood - Il primo Ginger Fest a Favara, cibo etnico e profumi dall'Africa

La prima volta che ho mangiato cibo africano è stato l'anno scorso.
Eravamo nel giardino di Farm (oggi Riad) e Carmelo mi fece provare il cous cous e il tajine di pollo preparato dai ragazzi di Ginger People and Food. Da quel momento è stato amore: un mix di sapori intenso e freschissimo, mi ha spedita di corsa in terra d'Africa, avvolgendomi

una folata di vento caldissimo e immediato.

Questo fu il mio primo incontro con Ginger e la sua cucina.
Da oggi, vi racconterò la sua storia: come nasce, perchè, quando, dove si trova e dove vorrebbe trovarsi. Insieme faremo un viaggio dentro i sapori e i colori della cucina di Marema e di tutte le donne e gli uomini che lavorano a questo progetto di food, cultura, emozioni e condivisione, bellissimo.

Ieri sera sono stata a cena con Carmelo Roccaro, ideatore del progetto (ma vi parlerò di lui più avanti, eccome se lo farò) nella veranda che Ginger ha all'interno di Farm Cultural Park. Al piano terra, è possibile scegliere ed ordinare i  piatti dentro uno spazio verde e coloratissimo, con le spezie e lo zenzero in vetrina. Nell'attesa si può bere un ottimo drink (analcolico) allo zenzero, omonimo al locale - naturalmente - in due varianti di gusto. Poi si sale nella veranda esterna, sapientemente arredata con comode sedute in legno chiaro, luce soffusa e petali di fiori ovunque. Ok,
devo ammettere che non ho mai bevuto niente di più buono del Ginger. L'immediato sapore è di limone e ananas, poi con un'esplosione arriva lo zenzero fresco e speziato a solleticare il palato. Un'ottima apertura per la cena, che ieri ha visto come protagoniste delle alette di pollo, insaporite e fritte. E per insaporite, non intendo dire con un pizzico di sale e pepe e via, intendo  proprio dire succose, fragranti e profumatissime, con una leggerissima piccantezza, su un letto di maionese e cipolla croccante, tutto rigorosamente self-made. Sì, perchè il bello di Ginger, è che loro cucinano tutto: non  acquistano preparati alimentari pieni di roba chimica. Come ogni cucina di alto livello che si rispetti, la materia prima viene lavorata - anche per moltissime ore - e trasformata nel più naturale dei modi, per garantire un piatto che abbia al suo interno gusto e qualità al contempo.

Comunque, giusto perchè non si fermano mai (fanno anche take away e servizi di banchettistica esterna su richiesta), domani ci sarà un grande evento alla Farm: il Ginger Fest.  Una serata di comunione totale fra le culture che, nella sua prima edizione, vuole essere un incontro fra amici, un'occasione per mangiare insieme buon cibo dal mondo e divertirsi ballando splendida musica. Venerdì 31 luglio nei famosi Sette Cortili di Farm Cultural Park, i ragazzi di Ginger metteranno su una kermesse di cucina etnica; quattro punti di degustazione permetteranno agli avventori di assaggiare piatti tipici di: Bangladesh, Eritrea, Tunisia e Nigeria.  
Due giurie - una tecnica di esperti del settore ed una popolare composta grazie ai social - assaggeranno i manicaretti e decreteranno il Paese vincitore. Le cucine di Ginger saranno pronte a sfrigolare, condire, impiattare le loro profumatissime pietanze. A seguire, si ballerà sulle notte dei pezzi afro-reggae degli Afrofamily. Un momento particolare sarà dedicato anche alla moda africana ed ai costumi tradizionali, usati per le feste tipiche in cui si mangia tutti insieme e si balla sotto la luna.

Carmelo mi ha raccontato tutto questo col sorriso di chi ha un sogno e in quello investe ogni energia: e se il Ginger Fest diventasse annuale, magari importante e bello come il suo evento ispiratore, il Cous cous Fest di San Vito lo Capo?
Io me lo auguro, e in futuro vi racconterò chi è la gente di Ginger. Intanto seguiteci su Facebook alla pagina Ginger People and Food  e su Instagram @ginger_people_and_food.
A domani!


Nessun commento:

Posta un commento