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mercoledì 15 luglio 2015

Un milione di euro per la scuola che cambierà Favara e la Sicilia. Per sempre.

Con Andrea e Florinda ci parlo spesso.
E ogni volta che parliamo io penso solo a una cosa: si può fare. Cosa? Qualsiasi cosa, anche la più improbabile in termini di possibilità, anche quella che richiede energie mentali e di denaro e di tempo enormi.
Quella che vi racconto oggi è la storia di un sogno, che so per certo si realizzerà - con tempo e dedizione - com'è successo con Farm Cultural Park. Ecco, quando Andrea e Florinda mi hanno parlato di questo sogno e dei suoi grandi numeri, neanche per un secondo ho pensato che fosse impossibile. Ho pensato, casomai, richiederà più tempo e più impegno, ma si farà. 
Il sogno ha al suo interno una bolla enorme di pensieri sul futuro, amore e soprattutto bambini, i migliori innovatori del mondo per antonomasia: quelli che imparano più velocemente, creano con più fantasia, divulgano con più semplicità, e sorridono con più sincera simpatia. Chi meglio di loro può salvare la Sicilia? 

Ieri ho fatto una chiacchierata con Andrea Bartoli, e mi sono fatta raccontare il sogno che prende il nome di Children's museum. Ad ogni risposta ho avuta impressa, come una proiezione magnifica, davanti ai miei occhi, l'immagine dei miei figli che avranno l'opportunità di crescere nella Favara rinnovata che adesso stiamo costruendo per loro, e per i loro amici di scuola e per i cugini degli altri paesi vicini. Oggi vi racconto, con Andrea, come sarà questo posto, con la stessa sicurezza di chi ha visto sorgere il sole sulle macerie e ogni giorno vede compiersi il miracolo di un centro storico più vivo e multiculturale che mai. Ecco l'intervista, buona lettura. 


Caro Andrea, prima di raccontarci della nuova grande sfida del Children’s Museum, tu parli di Centro Culturale di nuova generazione ci puoi spiegare una volta per tutte cos’è e cosa succede a Farm Cultural Park?

 E’ sempre molto difficile spiegare cos’è Farm Cultural Park. Qui migliaia di artisti, creativi, giornalisti, viaggiatori e semplici visitatori condividono le loro esperienze per ripensare nuovi modi di vivere, lavorare e stare insieme. Per questo ogni tanto parliamo di Museo delle Persone.
Sicuramente il valore più importante di questa esperienza è l’aver costruito intorno a se un forte valore di appartenenza e di possibilità.
Una delle cose delle quali vado più fiero è che le persone hanno riacquistato l’orgoglio di appartenere a questo territorio. Anche se non sono nato a Favara, mi rendono felice i messaggi giornalieri di tutte quelle persone che mi ringraziano perché finalmente sentono parlare della propria città per qualcosa di buono, qualcosa di importante.
In secondo luogo Farm Cultural Park ha convinto tanti giovani a mettersi in discussione, ristrutturare le case dei nonni per creare dei b&b, aprire ristoranti e pizzerie, creare nuovi spazi culturali.
Ha convinto tanti giovani e meno giovani a non aspettare che il cambiamento arrivi dall’alto, ma a diventare protagonisti di questo cambiamento.

Cosa si può fare ai Sette Cortili ?
 Farm Cultural Park è un organismo in continua crescita e metamorfosi, ma ci sono dei punti fermi.
Ai Sette Cortili, sia all’interno che all’esterno è possibile visitare esibizioni, installazioni, opere di artisti nazionali ed internazionali.
E’ possibile mangiare piatti succulenti ed economici nei vari spazi destinati al food. Potrete mangiare africano da Ginger, polipo fresco e street food siciliano alla Purperia, pasta fresca nel corner Basta Pasta Restaurant; potrete bere un ottimo caffè e assaggiare un pretzel nel corner Basta Bakery o peccare con un ottimo cannolo di ricotta all’ingresso dei Sette Cortili da Piero.
Ai Sette Cortili è possibile anche lavorare all’interno dello spazio di co-working Holy Cow ( abbiamo l’onore di incubare due straordinarie realtà come Polline e L’edicola dell’innovazione ) e avere attività formative e laboratoriali all’interno dello spazio Nzemmula.
Da quest’estate potrete anche rinfrescarvi nelle ore calde dell’estate siciliana all’interno di Riad Farm e prenotare una straordinaria suite per un’occasione speciale.
Potrete partecipare a presentazioni di libri, laboratori per bambini, corsi di cucina, lecture di importanti personalità del mondo della cultura, scatenarvi e ballare negli appuntamenti musicali ed infine portarvi a casa un piccolo ricordo acquistando qualcosa vintage o handmade nel negozio 7shop.

Le presenze all’interno dei Sette Cortili aumentano di anno in anno specie nella bella stagione. L’estate scorsa da luglio a settembre sono state stimate circa 25 mila presenze. Il 27 giugno scorso, per il quinto compleanno di FARM, i vigili urbani hanno stimato la presenza di circa 8 mila persone con un flusso ininterrotto di persone dalle 19 alle 4 del mattino.
E’ importante segnalare una massiccia e costante presenza di viaggiatori internazionali che conoscono Farm attraverso guide internazionali ed in particolar modo Lonely Planet.

L’accesso ai Sette Cortili è gratuito e tutti gli spazi sono visitabili gratuitamente ad eccezione di Farm XL, spazio espositivo e Riad Farm per i quali è richiesto un piccolo contributo all’ingresso.

L’esperienza di Farm Cultural Park è stata di stimolo per la nascita di altre esperienze culturali in città come Palazzo Cafisi nel quale periodicamente vengono organizzati appuntamenti culturali e Vicolo Luna che diventerà un Centro di architettura contemporanea.

Farm Cultural Park coopera stabilmente con altre importanti organizzazioni regionali, nazionali ed internazionali.

Cos’è e come  nasce l’idea di aprire un Children’s Museum?
 Con il termine museo dei bambini si fa riferimento ad Istituzioni, solitamente pubbliche, impegnate nell’interesse dei bambini mediante l’attuazione di programmi volti a stimolare la curiosità e a motivare l’apprendimento.
I musei dei bambini variano enormemente nella misura, nello stile e nei contenuti. Creatività e diversità rendono i musei dei bambini una categoria in continua evoluzione e con grandi potenzialità da esprimere.
Sono più di 400 i Musei dei Bambini in tutto il mondo, storicamente conosciuti nel mondo anglofono come Children’s Museums. Si tratta di una realtà nata alla fine dell’ottocento negli Stati Uniti.

Il metodo pedagogico hands on, ispiratore e comune a tutti i musei dei bambini, è l’educazione non formale intesa come la capacità del bambino di apprendere tramite l’esperienza diretta.
L’obiettivo che si pongono primariamente è il supporto allo sviluppo cognitivo e alla valorizzazione del talento creativo del bambino.

A noi ci piace pensare a Farm Children’s Museum più che come museo come una scuola per cambiare Favara, la Sicilia e forse il mondo intero, per sempre.
Vogliamo insegnare a nostri bambini ad essere cittadini del mondo consapevoli, etici, responsabili e generosi. L’idea nasce ancora prima di Farm Cultural Park, sei anni fa abbiamo immaginato che Palazzo Miccichè dovesse avere questa destinazione e dopo cinque anni di attività di Farm siamo sempre più convinti che questo è il progetto più importante di tutti.

Ci puoi spiegare meglio in modo sintetico cosa si farà  a Farm Children’s Museum?
 Un luogo di bellezza accoglierà i bambini di tutte le età e i loro genitori.
Spazi stupefacenti per il gioco, laboratori multimediali di ogni tipo per l’apprendimento, spazi espositivi per installazioni e mostre e un piccolo teatro per spettacoli e manifestazioni sono le principali attrazioni di Farm Children’s Museum.

Palazzo Miccichè, splendido palazzo nobiliare dei primi dell’Ottocento, di circa 1.400mq. tra spazi interni ed esterni sarà la location di questo progetto.
 A due passi a piedi dai Sette Cortili e quindi nel cuore del Centro Storico di Favara, diventerà la più grande attrazione culturale e turistica contemporanea in Sicilia.

Come si raccoglie 1.000.000 di Euro?
 Una sfida senza precedenti quella di raccogliere 1milione di euro per un progetto culturale nel Sud Italia che Farm Cultural Park vuole affrontare con una strategia in primo luogo “local” e in una seconda fase “global”.
E’ prassi ormai consolidata quella di avviare le campagne di raccolta fondi su piattaforme internazionali specializzate, prevedendo un video di presentazione dell’organizzazione che esplica la “buona causa” per la quale viene richiesto aiuto economico e un sistema di ricompense per i donatori.

Farm Cultural Park ha alle spalle cinque anni di attività culturale che hanno determinato degli impatti sulla città di Favara talmente evidenti e palesi a tutti che nel procedere a questa campagna di raccolta fondi, ha deciso di partire proprio da Favara e dalla sua Comunità.

Favara ha 30mila abitanti e basterebbe che un terzo dei suoi abitanti decidesse di sostenere con una donazione di 100 euro un progetto che ha già dimostrato con i fatti il valore delle sue azioni per raggiungere il traguardo di 1milione di euro.
100 Euro per diventare partecipi di un progetto di rigenerazione urbana e riqualificazione territoriale unico al mondo.

In questi primi cinque anni di vita, Farm Cultural Park è stata molto frequentata anche da persone di Agrigento e di tutta la provincia ma anche da persone provenienti da ogni angolo remoto della Sicilia.
La città di Agrigento ha circa 60mila residenti e l’intera provincia di Agrigento più do 400mila abitanti. In tutta la Sicilia ci sono 5 milioni di residenti.
La piccola Comunità web di Farm Cultural Park conta oggi 32mila residenti.
Per consolidare la conoscenza e i valori di Farm nelle prossime settimane partirà in via sperimentale sulla provincia di Agrigento ( per poi continuare su tutte le Provincie Siciliane ) una prima chiamata alle armi per 43 Urban Farmer che hanno risposto ad una call su Facebook per diventare Responsabili Farm nella loro città.
I loro compiti saranno quelli di condividere e rendere pubbliche le informazioni in merito alle cd “cose belle” della loro città e organizzare una volta l’anno una grande festa Farm nella loro città.

Chiederemo loro ( e via via anche a tutti gli Urban Farmer siciliani, nazionali ed internazionali )  anche di darci una mano a raccontare e promuovere Farm e stare accanto a noi anche in questa grandissima sfida per realizzare Farm Children’s Museum.

Come si fa a donare? E’ vero che ci sono delle ricompense molto belle, ci puoi raccontare di più?
 Donare è facilissimo.
Per chi si trova a Favara è possibile venire a trovarci e farlo personalmente oppure è possibile inviare un assegno bancario o circolare a Farm Cultural Park, Cortile Bentivegna-Sette Cortili 92026 Favara.
Chi preferisce può fare un bonifico bancario a Farm Cultural Park 
Banca Prossima 
IBAN IT69A0335901600100000014638
Poste Italiane
IBAN IT69H0760116600001026479160

E’ anche possibile fare la donazione on line con PAYPAL al nostro sito web; questo è il link
http://www.farm-culturalpark.com/fundraising/rewards.html

Abbiamo anche previsto delle piccole ricompense per i nostri donatori.
Anche in questo caso è previsto un sistema di ricompense c.d. local come dei buoni Ginger o una notte di albergo nella Suite del magnifico Villa Athena di Agrigento e delle ricompense “global” con le splendide opere d’arte in edizione limitata messe a disposizione con molta generosità dagli artisti più vicini a Farm.
Per le donazioni più importanti è anche previsto il “Wall of Donors”, ossia l’inserimento del proprio nome tra i grandi donatori di Farm e il “Naming” ossia l’intestazione di uno degli spazi del Children's museum col nome del donatore.

Per chi volesse leggere tutte le ricompense attualmente in stock questo è il link
http://www.farm-culturalpark.com/fundraising/rewards.html

Se vi fa piacere essere uno di noi, potete inviare il vostro contributo.
Farm Cultural Park
Banca Prossima 
IBAN IT69A0335901600100000014638
Poste Italiane
IBAN IT69H0760116600001026479160

Qualcuno vi sta aiutando, ci sono state già delle donazioni?
 La campagna di raccolta fondi è appena iniziata e subito in tanti si sono premurati di rendersi disponibili a darci una grande mano d’aiuto.
Ognuno come può sta facendo sentire la propria vicinanza.
Un grande ringraziamento va in primo luogo a Caffè Moak , a tutti gli artisti coinvolti nella realizzazione delle opere in edizione limitata per le ricompense ai nostri visitatori, a Tommy di Crew Lopez che ha messo a disposizione il veliero per delle cene di raccolta fondi al tramonto e a tutti i quindici donatori che nella prima settimana hanno deciso di rompere gli indugi e mandare il loro contributo.
Nella prima settimana abbiamo raggiunto l’1X1.000 del nostro obiettivo.

Per concludere, con me hai già vinto ( questa sera farò la mia donazione) ma vuoi spiegare perché è giusto donare?

Perché  è una buona causa.

Perché quando si condividono gli stessi valori e gli stessi obiettivi, non è sufficiente sostenere progetti importanti come questi, esclusivamente con un like su Facebook.

Perché non ha senso continuare a lamentarsi di tutto senza essere disposti a fare un piccolo sacrificio per far cambiare le cose.

Perché con Farm Children’s Museum cambieremo il corso della storia e domani sarà bello sapere di averne fatto la propria parte.



Ringrazio Andrea Bartoli e Florinda Saieva per ciò che hanno regalato a Favara negli ultimi cinque anni, per questo progetto speciale, e vi chiedo di donare, facendo un piccolo regalo ai vostri bambini, per quelli che verranno, pensando che probabilmente la cosa più bella che possiate fare per loro adesso è migliorare il posto in cui vivranno affinchè non debbano allontanarsene lasciando a casa un pezzo di cuore. Fate in modo di mettere nelle loro mani, la certezza di poter crescere e vivere bene anche a Favara, l'ultima bandiera siciliana che Farm ha colorato di speranza e ottimismo.





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